Rev. Elaine Gehrmann e associato di culto Max Cajar
Noi UU siamo noti per essere tolleranti verso un ampio spettro di credenze, ma tolleranza può significare “sopportare” o “vivi e lascia vivere”. Come potrebbe essere un abbraccio enfatico delle nostre diverse convinzioni? Possiamo praticare non semplicemente una tolleranza passiva, ma una convivenza vivace e impegnata?